silvia guardini


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Dopo il parto

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... e adesso come fare?


Il parto determina la contemporanea nascita di due esseri, neo-nato e.. neo- mamma! Per la Medicina Tradizionale Cinese l'essere umano deriva dall'unione di tre "tesori": Shen, Qi, Jing. Shen è l'influsso del Cielo; Jing, l'essenza materica; Qi è l'energia, grazie alla quale il progetto scritto nella materia potrà essere letto ed attuato secondo lo Shen proprio dello specifico futuro individuo. Il 9 è, in numerologia tradizionale, un numero perfetto, come perfetto è l'essere che al termine della gestazione inizia con la nascita un nuovo ciclo. La gravidanza, vista come arresto del flusso mestruale e crescita del "pancione", è considerata un ristagno di sangue. Il sangue radica i soffi e gli "Spiriti". All'inizio della gravidanza, all'ecografia si vede un puntino che pulsa: è il cuore che, sede dello Shen, governa il sangue e guida la formazione degli organi.

Ogni donna vive la gravidanza in base alla proprie modalità reattive, più o meno condizionate dallo stile di vita del momento. Spesso l'inconsapevole neo-mamma tende a colpevolizzarsi per gli eventuali "problemi" sofferti, faticando a instaurare un rapporto sereno con il piccolo. Ad esempio, un deficit di yang, qualità energetica paragonabile al calore e dinamismo della luce solare, diagnosticabile con una semplice anamnesi condotta secondo le regole della Medicina Tradizionale Cinese, potrà favorire una rallentata fase dilatativa, fino all'utilizzo dell'ossitocina. La donna cui "accada" tale evenienza, essendo in genere iperattiva e autonoma, faticherà a comprendere l'importanza di un adeguato riposo in salvaguardia della possibilità di un parto naturale. Dato che il deficit di yang si accompagna spesso a difficoltà nell'allattamento, il passo al "non valgo niente come madre", a volte, è davvero breve.

Il grado di medicalizzazione con cui è assistita la gravidanza contrasta con la carenza di riferimenti nel post parto. Sembra quasi che, terminato il "processo produttivo", poco importi del resto; rimossi i punti dopo l'ultima visita ostetrica, tutta l'attenzione si concentra sulla salute del piccolo. Una volta, la puerpera viveva nella famiglia d'origine, assistita a sua volta dalla propria madre, circondata da un nucleo familiare numeroso. Oggi la puerpera è una donna in genere sola; spesso i genitori sono lontani, a volte non ha nemmeno il compagno accanto. Spesso le necessità economiche la inducono a riprendere al più presto il lavoro, oppure sono le importanti responsabilità professionali a farsi pressanti. Il più delle volte assistiamo a laceranti dilemmi, celati per mille motivi: timore di essere giudicata egoista per aver manifestato un desiderio di evasione, difficoltà ad ammettere la propria debolezza, scarso amor proprio..
Durante il parto, in poche ore si perdono sangue, liquidi ed energia. Già questo, di per sè, giustifica ampiamente la cosiddetta "depressione del post parto", che non a caso può essere anche grave ed evolvere in completo "sgancio" dalla realtà, con gesti anche drammatici. Il sangue radica l'essere umano al mondo reale. Con l'allattamento la sua perdita prosegue; il latte, infatti, per la fisiologia della medicina cinese è sangue; come il sangue, caglia e coagula. L'allattamento è il modo attraverso il quale la natura permette a madre e figlio di rimanere uniti per mezzo del sangue, dopo il taglio del cordone ombelicale; ma rappresenta un ulteriore costo energetico per la madre.


La neomamma, esaurita fisicamente e psichicamente labile, fatica a riconoscere se stessa. Recuperare la percezione del proprio corpo è fondamentale per ricostituirne l'identità psicofisica, soprattutto quando il corpo reagisce con fastidiose complicanze: ragadi, emorroidi, perdita di capelli, debolezza estrema, mastite, allattamento difficoltoso, sudorazioni e febbricole.. Sono il linguaggio con cui si esprime il nostro corpo, e ciascuna ha il proprio. La diagnostica agupunturistica, attenta alle personali sfumature delle manifestazioni fisiche, in genere facilmente rilevate dalle donne, può rivelarsi un efficace tramite al recupero della consapevolezza corporea, curando il sintomo e, soprattutto, ricostituendo la condizione di completo benessere psicofisico, così importante per un sereno relazionarsi col piccolo..


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